mercoledì 28 luglio 2010

Viaggio in Galles tra pecore e pastori...

Una quindicina di gg fa mi chiama la mia amica Marina e mi chiede: "Andiamo in Galles per la monta della mia Leeloo?". Era prevista la Svizzera ma una serie di (s)fortunate coincidenze ha reso impossibile il viaggio in terra elvetica e dopo un attimo di titubaza ho risposto di si!
Così è iniziato il nostro lungo viaggio in auto verso il Regno Unito, alla scoperta del Galles.
Parto a mezzanotte e mezza dalla stazione di Pescara diretta verso Como, dove sarebbe poi in effetti inziata la nostra avventura.
La notte in treno sembra non finire mai, ti guardi attorno continuamente cercando volti amichevoli e cerchi di sare alla larga da gente sospetta che di notte abbonda su questi treni.
Per fortuna il viaggio va bene, arrivo puntuale a Como dove Marina mi aspetta con le sue border , Leeloo e Robin, e la sua Kangoo rossa!
Un pò tese (e io un pò stravolta per la nottata in treno) per ciò che ci aspettava programmiamo il navigatore e partiamo!
Il viaggio procede benissimo, niente code, soste ogni tanto per far sgranchire le gambe a bipedi e quadrupedi. Per la prima notte ci fermiamo a Barr in Francia in un grazioso hotel.
Il mattino seguente ripartiamo presto verso Dunkerque per attraversare la Manica, unico timore il controllo dei documenti dei cani, dev'essere tutto perfetto e preciso e il trattamento per l'echinococco fatto da almeno 24h ma non oltre le 48 (sempre cose facili gli inglesi.... ). Guidiamo alternandoci per tutta la Francia, passando poi per il Lussemburgo e per il Belgio, con nostra enorme sopresa le autostrade europee sono tutte molt scorrevoli e comode e non c'è la guerra camion-auto come da noi nè tantomento gli sboroni che sorprassano a 200 all'ora!
Arriviamo lì per le 15:00, sperando di poter prendere il traghetto delle 16:00 ma come temevamo al controllo ci hanno bloccate perchè erano trascorse "solo" 23h da trattamento!!!!! Insomma detto in breve per una sola ora ci hanno fatto aspettare le 18:00.
Una volta sul traghetto il più è fatto, ci resta solo da trovare il B&B poco dopo Dover per l'ultima notte in viaggio e poi si arriva in Galles.
Nella traversata il nostro unico pensiero (forse più per Marina) è la guida a sinistra!!! Una volta sbarcate a Dover ci ritroviamo in un traffico di auto in uscita dal porto pazzesco, non sapendo dove andare e su che corsia metterci, ma alla fine ce l'abbiamo fatta lo stesso pensando a mente : sinistra sinistra sinistra!!!
Ci mettiamo alla ricerca della fattoria dei Potter dove avremmo dovuto pernottare, mettiamo l'inidirizzo sul navigatore e andiamo, andiamo, andiamo.... finendo nel bel mezzo del nulla!!! Vatti a fidare del navigatore... ci ritroviamo in una bellissima campagna con solo pecore e conigli in giro ma senza alcuna traccia nè di case, nè di esseri umani! Allora diamo un'altra chance al navigatore cercando i posti da lui consigliati per dormire in zona: Best Wester Hotel, poco male è una catena decente che si trova un pò ovunque, vada per quello (anche perchè iniziavano ad essere le 9 di sera e noi eravamo decisamente stanche). Ahimè anche stavolta man mano che guidavamo il paesaggio si faceva sempre più campagnolo, insomma non proprio un posto da Best Western! Alla fine il navigatore ci porta di fronte ad un vecchio fabbricato che tutto era meno che un hotel!!!
Ancora più rassegnate e  stanche decidiamo di fermarci al primo hotel che incontriamo sulla strada, peccato che attorno a noi c'erano solo bellissime casette come quelle delle bambole ma nessuna traccia di luoghi in cui dormire!
Ad un tratto però vedo al volo un piccolo cartello con scritto B&B, ci fermiamo a chiedere e siccome era pieno ci offre ospitalità in una stanza la casa di fianco. Una bellissima camera grande e comoda!!!
Al mattino finalmente si parte per il Galles, "solo" 300 km e siamo a destinazione.

Arriaviamo nel piccolo paesino di Brynamann, dove David Rees (allevatore e handler di border) vive nella sua casetta. Nel pomeriggio andiamo subito a vedere lui che lavora con i suoi cani sul gregge.
La cosa che abbiamo notato subito arrivando in UK e poi in Galles in particolar modo è che le pecore sono sparse sul territorio in maniera diversa dalle nostre. Lì le vedi tutte distanti tra loro anche di centinaia di metri, per nulla preoccupate di doversi raggruppare in fretta, la loro unica fatica e quella di dover mangiare!
E' una cosa che salta talmente tanto subito agli occhi che abbiamo iniziato a farci mille domande sul perchè, s come cambia il lavoro del cane per poterle radunare, sulla vastità degli spazi che hanno a disposizione.
Unica motivazione possibile per questo comportamento tanto differente è che mancano i predatori, lì non ci sono lupi che possano cacciare o cani selvatici, così le pecore in tanti anni hanno imparato a non doversi preoccupare troppo di questo aspetto e a starsene beate sui pascoli.
I giorni in Galles sono trascorsi facendo dei bei giri turistici tra le terre sconfinate e i castelli, in ogni luogo l'orizzonte era lontano a perdita d'occhio, il cielo spesso coperto ma di colori meravigliosi al primo raggio di sole.
Il mercoledì David ci ha accompagnate al Royal Welsh Show, la più importante manifestazione del Regno Unito sull'agricoltura, con show di pecore, cavalli, bovini, un piccolo trial di sheepdog e la gara di tosatura di pecore (divertentissima)!

Ovviamente siamo andate anche a conoscere il "marito" per Leeloo, un border chiamato Dewi Tweed, International Supreme Champion nel 2009 (ha vinto la competizione più importante al mondo per lo sheepdog), un cane a dir poco meraviglioso, dall'aspetto insolito ma dal carattere d'oro.
Il suo proprietario Richard Millichap, un giovane scattante e attento come il suo cane, ci fa subito vedere orgoglioso i premi di Tweed e ha subito voluto fare anche la foto con noi!
La cosa che soprende però è che non aveva l'aria della persona che vuol vantarsi, piuttosto leggevi nei suoi occhi la gioia di un bambino che vince la partita di pallone più importante, quell'orgoglio innocente, senza invidia o vanto.
Tweed l'avevamo visto in foto, con quegli occhi di ghiaccio che lo facevano sembrare un cane freddo, invece dal vivo si è mostrato in tutto il suo splendore di cane dolce e attento, gentile con le persone e con gli altri cani. Pronto al minimo cenno di Richard a eseguire i comandi.







Dopo la monta ci accompagna nei terreni della sua farm (800 acri, qualcosa come 300 ettari) con il fuoristrada per farci vedere Tweed e un'altra sua cagna a lavoro.









Di questa parte non voglio dire nulla, penso che questi video parlino da soli:


Siamo rimaste senza parole, la bellezza di questi cani sta nel fatto che sono prima di tutto dei magnifici lavoratori e poi si "divertono" nelle gare confermando di essere dei fuoriclasse!
Per la nostra ultima sera in Galles Richard ci porta in un pub sotto casa, dove abbiamo chiacchierato a lungo di cani, pecore, addestramento.
Quella cena per me varrà sempre più di mille lezioni e libri sullo sheepdog!
Essere in Galles (ma anche in Scozia immagino o Irlanda) ti fa capire perchè il border collie è nato lì, perchè ha un cervello tanto brillante e veloce, perchè ha quel corpo e quella mente.

E' difficile spiegarlo a parole, molto più semplice vedendolo dal vivo e soprattutto chiedendo a chi questi cani li conosce e alleva da sempre.
Nel Galles ho visto tanto, imparato tanto e una volta tornata a casa mi è venuta un pò di nostalgia di quel mondo, ripartirei anche domani mattina se me lo chiedessero!





E' stata una fantastica esperienza che non dimenticherò mai e devo ringraziare mille volte Marina per avermi coinvolta nella sua avventura, per aver condiviso con me la sua passione e il suo coraggio e per aver fatto questa scelta a prima vista azzardata ma adesso così sensata e perfetta!

Un grazie anche a David Rees che ha reso possibile questo viaggio e ci ha ospitate in casa sua!
Ora non resta che aspettare il frutto  di questo viaggio!




sabato 3 luglio 2010

A dog year... un anno da cani


Ecco lo inizio così il mio blog, con un film che desideravo guardare da tempo ma non avendo sky a casa non ci sono riuscita. Finalmente oggi un'amica mi segnala il link del film in streaming ( A dog year) così mi metto a guardarlo e....
non ci credo nemmeno io, quel film parla tanto ma proprio tanto di me e di Cyan.
Mi sono commossa appena ho visto lo sguardo del cane all'inzio del film perchè io quell'espressione negli occhi di un border collie la conosco molto bene.
Quando è arrivato qui Cyan aveva quello sguardo, aveva quel disordine interiore che non gli dava pace, dopo più di un anno qualcosa è cambiato, il suo sguardo si è ammorbidito e finalmente sorride con gli occhi, ma resta ancora tanta insicurezza in lui, tante cose che non mi spiego e tanta foga di fare le cose con frenesia.
Il film merita non solo perchè è una storia commovente di amora tra cane e uomo ma soprattutto perchè mostra un aspetto del border collie che pochi conoscono e ancora meno ne capiscono l'importanza quando decidono di prendere con sè quei bei cani bianconeri della tv.
Il border collie è una creatura fuori dal comune, semplice e complicata al tempo stesso, meravigliosa quanto spaventosa per le capacità e la sensibilità, è come una stupenda statuina di vetro che esercita un fascino unico ma basta poco per romperla.
Non sono cani adatti a tutti, non sono cani da compagnia, non sono cani da divano, sono CANI DA PASTORE. La scritta in maiuscolo è voluta perchè non dovete pensare al border come ad un pastore tedesco o ad un collie scozzese, certo anche loro sono cani da pastore ma nel border è tutto diverso, tutto più complicato e non avete idea di quanto il loro essere pastori ne influenzi la vita e i ragionamenti.
Nel film si vede molto bene cosa succede a lasciarli inattivi: un disastro! Difficile da recuperare e gestire.
Loro non capiscono la differenza tra un'auto che si muove o una pecora (se non ne hanno mai vista una aggiungerei), tutto ciò che sanno è che devono fermare quella cosa in movimento per riportartela. Per questo ci sono tantissimi border con problemi di inseguimento delle auto (la stessa Paprika da cucciola ha rischiato la vita per questo una volta) che richiedono un intervento precoce e soprattutto con l'aiuto di chi conosce davvero questi cani.
Se ne vedono in giro di schizofrenici, di fissati con le palline, che scappano di continuo, che mordono, che fanno tutto il giorno la stessa interminabile attività. Ma non è colpa loro, è di chi non ha capito di cosa è fatto un border collie: di cervello, cuore e muscoli.
Immaginate che queste 3 cose siano delle caselle vuote da riempire, il border deve far lavorare il cervello (esistono tantissimi modi), deve essere amato profondamente e poter amare qualcuno, e infine deve adoperare i muscoli scattanti che ha (anche in questo caso i modi sono tanti).
Se manca una sola di queste cose non sarà un cane sereno.
Una cosa non meno importante è l'istinto per un border collie: Kiki aveva circa 10 mesi e non aveva mai visto una pecora prima di allora, raggiunsi Rocco in campagna per l'annuale raccolta delle olive e lei ovviamente venne con me. Rocco mi disse: "Dai lasciala libera, dove vuoi che vada stiamo in campagna", così la liberai lei come al solito fece il giro di saluti calorosi a tutti presenti poi si blocco per un istante brevissimo, annusò l'aria e partì di corsa dritta! Il richiamo che eseguiva perfettamente non funzionava più, non riuscivo a capire cosa fosse successo!
Le corsi dietro perchè nella sua direzione c'era la strada, passai la collina, la strada e vidi una cosa che mi lasciò senza fiato: pecore! Un recinto con delle pecore al di là della strada!
Io rimasi allibita, lei aveva sentito il loro odore a centinaia di metri e qualcosa dentro di lei le aveva detto di correre là, un istinto antico e forte come poche cose.
Quindi chiedo a coloro che amano queste splendide creature, a coloro che ne sono anche solo affascinati e a chi pensa di adottarne uno, di pensarci molto bene, di conoscerli dal vivo, di capire quanto tempo avranno a disposizione per loro e quanta voglia di riempire quelle famose 3 caselle di prima.
Non basta giocarci con la pallina, non basta mettergli a disposizione un grande giardino, serve di più, molto di più...
Vi chiedo: amateli per quello che sono ovvero i migliori cani da conduzione del gregge al mondo!